domenica 29 giugno 2014

Indice

Generalità:
  1. Premessa / Introduction
  2. Presentazione del romanzo / Introduction to the book
  3. L'Autore / The Author
  4. La Fantascienza
  5. Contesto storico / Historical Context
Riferimenti al tema della tecnologia:
  1. La Fotonica / Photonics
  2. Sistemi di Illuminazione
  3. Ricevitori
  4. Generatori di Scudi Atomici
  5. Studiare la Struttura della Materia: l'Esame Subelettronico
  6. Microfilm
  7. Rilevatore Psichico
  8. Modello Stereoscopico
  9. Mappa a proiezione radiale - l'Olografia
  10. Astronave - Motore Iperatomico
  11. Punteruolo Atomico - Pistola Neutronica - Fulminatore
  12. Proiettore Tascabile
  13. Deviatore di campo
  14. La Radio
  15. Il Televisore
  16. Il Sonovisore
  17. Radiometro
  18. Storditore
  19. Idroponica

Abbecedario

Asimov
Bel Riose (generale)
Coltivazioni idroponiche
Deviatore di campo
Esame Subelettronico
Fotonica
Generatori di scudi atomici
Hari Seldon (psicostorico)
Iperspazio
Jord commason (personaggio secondario)
Kalgan (pianeta)
Lathan devers (mercante)
Motore iperatomico
Neotrantor (città)
Olografia
Pistola neutronica
Quasar
Radiometro
Sonovisore
Televisore
Universo
Volta del tempo (struttura)
Wanda (pianeta)
X2-513 (norma direttiva)
Yume (comandante, personaggio secondario)
Zenit

Idroponica

"[...] La conversazione piuttosto formale, prima del pranzo, verteva sull’agricoltura.
Fu il più vecchio degli stranieri a chiedere: - E perché non usate le coltivazioni idroponiche? Certamente, per un mondo come Trantor, sarebbe un sistema più efficace.
Senter scosse la testa lentamente. Era incerto. Non conosceva troppo bene l’argomento. Disse: - Sarebbe la coltivazione artificiale a base chimica? No, non su Trantor. Una coltura idroponica richiede un grande sviluppo industriale, specialmente dell’industria chimica. Ed in caso di guerra o di disastri, il popolo morirebbe di fame. E poi non tutto il cibo può essere coltivato artificialmente, alcuni alimenti perdono il loro valore nutritivo. Il terreno costa meno, rende di più... e dà più sicurezza. "

(Seconda Parte, "Il Mulo", cap.23, "Le rovine di Trantor")



Per coltivazione idroponica s'intende una delle tecniche di coltivazione fuori suolo: la terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, perlite, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia, zeolite, ecc.). La pianta viene irrigata con una soluzione nutritiva composta dall'acqua e dai composti (per lo più inorganici) necessari ad apportare tutti gli elementi indispensabili alla normale nutrizione minerale. La coltura idroponica consente produzioni controllate sia dal punto di vista qualitativo sia igienico-sanitario durante tutto l'anno.

Storditore

"[...] Si vide il lampo di un'arma...
Bayta riprese i sensi lentamente. Ricordò perfettamente gli ultimi momenti di lucidità: lo strano vecchio che si faceva chiamare Imperatore e quel gruppo di soldati che li aspettava fuori. Il lieve formicolio che sentiva alle dita le fece capire d'esser stata colpita da uno storditore."
(Seconda Parte, "Il Mulo", cap. 22, "Morte su Neotrantor")

taser 


Lo storditore, o tazer, è un dispositivo elettronico utilizzato principalmente come arma di autodifesa contro animali o, talvolta, persone. Una volta attivato, il tazer permette di trasmettere un impulso elettrico, più precisamente una scarica ad alta tensione, che blocca il "nemico" facendo contrarre i suoi muscoli. 

Per ulteriori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Taser

Radiometro

"[...] Il capitano Pritcher, nascosto nei vialetti del parco, consultò il radiometro che teneva stretto in mano. Il sistema di allarme interno funzionava ancora. Rimase in attesa. Fra mezz'ora sarebbe scoppiata la piccola bomba atomica che aveva in bocca. La mosse tra i denti con la lingua.
La lancetta del radiometro tornò sullo zero ed il capitano avanzò.
Per ora, tutto era andato per il meglio.
Rifletté per un attimo che la durata della bomba atomica corrispondeva alla durata della sua vita. "
 (Seconda Parte, "Il Mulo", cap.20, "Cospiratore")

radiometro di Crookes

Il radiometro è uno strumento atto alla misurazione dell’intensità di energia associata alla propagazione di onde elettromagnetiche o elastiche. 
Il dispositivo in figura prende il nome di "radiometro di Crookes": esso è costituito da quattro laminette di mica, annerite su una faccia e montate sui bracci di un leggero mulinello imperniato in modo da poter ruotare con attrito piccolissimo nell'interno di un recipiente di vetro contenente aria a pressione molto ridotta. Esponendo l’apparecchio a radiazioni, per esempio luminose, queste vengono assorbite dalle facce annerite delle laminette e determinano in esse un certo riscaldamento; le molecole gassose che si trovano in prossimità delle facce annerite vengono allora ad acquistare un’energia cinetica maggiore e a esercitare una pressione maggiore di quelle che si trovano in prossimità delle facce non annerite. Lo squilibrio di pressione fra le facce di ogni laminetta provoca la rotazione del mulinello con una velocità angolare che, entro certi limiti, risulta proporzionale all'intensità della radiazione incidente.

Per ulteriori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Radiometro
                                      http://www.treccani.it/enciclopedia/radiometro/

Il Sonovisore

"[...] - Ragazzo, sai che cos'è questo?  
Magnifico si alzò di scatto e si precipitò a toccare lo strumento pieno di tasti. Accarezzò la miriade di interruttori e fece un salto di gioia, andando quasi a sbattere contro i mobili.- Un sonovisore - disse, - è così bello da riempire di gioia anche il cuore di un uomo morto. - Riprese ad accarezzare i tasti, fermandosi ora su una chiave ora su un’altra. Ebling Mis disse: - Ebbene, ragazzo, mi avevi detto che sapevi strimpellare questo strumento, ora vediamo cosa sai fare. Dovresti prima accordarlo, però. L'ho trovato in un museo - Poi rivolgendosi a Bayta: - A quanto sembra non esiste nessuno sulla Fondazione in grado di farlo funzionare. Poi le si avvicinò maggiormente. - Il buffone non parla se voi non gli state vicino. Mi volete aiutare? Lei annuì.- Bene! - disse lui. - Il suo stato di paura è quasi cronico e dubito che riuscirebbe a sopportate un Rivelatore Psichico. Se devo cavargli qualche informazione, bisogna che si senta completamente a suo agio. Capito?
Lei annuì nuovamente. - Questo sonovisore è il primo passo. Dice che sa suonarlo, e dalle sue reazioni è certo che questo strumento gli procuri una grande gioia. Per cui sia che lo suoni bene, sia che lo suoni male, dimostratevi interessata e felice. Inoltre mostratevi amichevole nei miei confronti. Soprattutto seguite i miei suggerimenti. - Diede una occhiata a Magnifico e lo vide indaffarato col suo strumento Non gli prestava alcuna attenzione. Mis riprese a parlare in tono naturale. - Avete mai sentito un sonovisore? - Una volta - rispose a caso Bayta, - ad un concerto di strumenti rari. È stata un’esperienza veramente interessante.- Dubito che abbiate ascoltato un buon musicista: sono veramente rari. Non tanto perché lo strumento richiede un alto grado di abilità tecnica, il piano multiplo ne richiede di più, ad esempio, ma piuttosto perché richiede una mente libera - ed aggiunse a bassa voce: - Per questa ragione, il nostro scheletro vivente forse suonerà meglio di quanto non pensiamo. Molto spesso, i buoni suonatori sono degli idioti completi. Poi, alzando la voce, continuò: - Sapete come funziona quello strumento? Ho consultato il catalogo a questo proposito, e da quello che ho capito, genera radiazioni che stimolano il centro ottico del cervello, senza toccarne il nervo ottico. In effetti è l'utilizzazione di un senso che non viene mai adoperato sotto stimoli naturali. Straordinario, non vi pare? I suoni invece sono normali. Influenzano direttamente l'apparato dell’udito. Ma... attenzione! È pronto. Spegnete, è meglio ascoltare al buio.
Al buio, Magnifico non era che una forma scura, mentre Mis era una massa che respirava pesantemente. Bayta sforzò la vista cercando di afferrare qualche effetto di luce senza riuscirci. Si sentì come un leggero tremito nell'aria, che seguiva la scala musicale. Scomparve e riapparve scomparve di nuovo, poi sembrò diventare più corposo, finalmente esplose in un rumore di tuono.
Una piccola sfera di colori cangianti si formò lentamente levandosi a mezz'aria, da questa caddero piccole gocce senza forma che precipitando si intrecciavano formando disegni schematici. Poi si raggrupparono in piccole sfere ognuna di colore diverso, e Bayta cominciò a scoprire strane cose.
Si accorse che chiudendo gli occhi i colori sembravano diventar più vivi, che ogni tonalità di colore aveva un suo suono particolare, che non riusciva ad identificare i colori, ed infine che le sfere non erano sfere vere e proprie ma piccole figure umane. Piccole figure piccole fiammelle tremolanti, che danzavano e s'intrecciavano in mille modi che sparivano nel nulla e ricomparivano, che s'incontravano fondendosi in un nuovo colore. Istintivamente, Bayta paragonò quelle forme alle macchie colorate che si vedono di notte quando si chiudono le palpebre. Poi la musica assunse un ritmo di marcia e le figure parvero danzare in circoli concentrici formando una spirale grande e varia mentre ogni sfera ridiventava una piccola figura.
Improvvisamente si lanciarono contro di lei e Bayta alzò le mani per proteggersi, ma caddero senza toccarla e lei si trovò al centro di una cascata multicolore, mentre una luce bianca e rapida le scendeva lungo le spalle e le braccia fino a raggiungere la punta delle dita da dove tornava a levarsi in alto brillando a mezz'altezza. Un suono di cento strumenti accompagnava la visione tanto da rendere difficile separare i due effetti di musica e luce.
Si chiese se Ebling Mis vedesse le stesse cose, o chissà che altro. Poi smise di fare queste considerazioni e... Era di nuovo attenta. Le piccole figure erano diventate figurine di donna dai capelli di fuoco che ruotavano troppo velocemente perché lei potesse distinguerle chiaramente. Si univano l’una con l’altra formando diverse figure geometriche. Sembrò che le figurine sorridessero e anche la musica era come una risata sommessa.
Le figure geometriche si unirono, lanciandosi una nell'altra mentre dal basso sorgeva rapidamente un palazzo. Ogni mattone era di colore diverso, ogni colore era solo una piccola scintilla, ogni scintilla tremolava e cambiava disegno in continuazione, mentre nel cielo si formavano minareti incastonati di gioielli.
Un tappeto luminoso si formò alla base della costruzione, coprendo ogni spazio vuoto e dal tappeto sorsero degli alberi che piegando i loro rami seguivano una musica propria.
Bayta era seduta completamente affascinata dalla visione. La musica assumeva ora a tratti tonalità liriche. Allungò una mano per afferrare uno di quei piccoli alberi fioriti e la fragile pianta si sbriciolò in tante piccole scintille che scomparvero nel nulla.
La musica esplose in un suono di venti cimbali e di fronte a lei un’area sembrò prender fuoco mentre una cascata di colori finiva sulle sue ginocchia mandando spruzzi ed incanalandosi in una rapida corrente. Attraverso le ginocchia si formò un ponte e sul ponte c'erano due figure. Un palazzo, un giardino, e piccoli uomini e donne sopra un ponte, la scena s’estendeva a perdita d'occhio galleggiando sopra una base ondulata che gonfiava e si dirigeva verso di lei... Poi ci fu una pausa terrificante, un movimento concentrico mentre tutta la costruzione si sgretolava. Tutti i colori si ammassarono in una sfera che si restrinse, s’alzò e scomparve.
Non c'era altro che il buio.
Un piede cercò a tentoni il pedale dell'interruttore, e la luce tornò, la semplice luce di un prosaico sole. Bayta sbatté le palpebre finché non sgorgarono lacrime dai suoi occhi, come se volessero disperatamente ritrovare lo scenario perduto. Ebling era inerte, con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta. Solo Magnifico sembrava essere completamente sveglio e riponeva delicatamente il sonovisore nella custodia."

(Seconda Parte, "Il Mulo", cap.17, "Il sonovisore")

Il Televisore

"[...] Dopo cena la conversazione assunse un tono leggero, Fran si abbandonò a lunghi racconti delle sue avventure che erano composte in egual misura da sangue, battaglie, donne, commerci e raggiri. Il piccolo televisore era acceso e trasmetteva a basso volume un dramma senza che nessuno lo ascoltasse. "
(Seconda Parte, "Il Mulo", cap.11, "Moglie e marito")




Il televisore, anche chiamato (impropriamente) televisione, è un apparecchio elettronico, più precisamente, un ricevitore ed un trasduttore di un segnale elettrico o elettromagnetico, che viaggia nel canale di comunicazione da una sorgente emittente al destinatario trasportando informazione, in un segnale ottico o visivo bidimensionale o tridimensionale per la visualizzazione a monitor e dotato di opportuna apparecchiatura ricevente del segnale entrante e sintonizzante del canale informativo prescelto. Per l'implementazione fisica di tali funzionalità sono possibili varie soluzioni tecnologiche che hanno scandito i tempi di evoluzione storica del dispositivo e dei servizi associati.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Televisore
Per ulteriori informazioni: http://www.museoscienza.org/approfondimenti/documenti/televisione/